La correzione della 2^classe scheletrica con placca di Stephenson (Comunicazione).
Nella correzione ortopedica delle seconde classi scheletriche con Placca di Stephenson ci troviamo di fronte a risultati sbalorditivi, sia dento-scheletrici che estetici.
Scopo del lavoro è cercare di capirne il meccanismo d'azione (a tutt'oggi poco chiaro e controverso) in modo da poter giustificare tali risultati clinici.
Trattando 20 pazienti per una durata media di 10,5 mesi, con Placca di Stephenson si è avuto un miglioramento della seconda classe scheletrica, sia per arretramento del mascellare superiore che per avanzamento della mandibola; un miglioramento dell'over-jet dentale, per riposizionamento dento-basale; una disto-versione degli incisivi superiori.
Il controllo verticale è stato raggiunto; la mandibola tende ad una rotazione anti-oraria per una riduzione di crescita verso il basso del mascellare superiore.
Dato il tempo relativamente breve in cui si ottiene la correzione è da pensare che intervengano dei meccanismi più intrinseci a livello della base cranica.
Enlow dice infatti che tutte le ossa cranio-facciali sono collegate insieme sotto un particolare equilibrio intrinseco per cui una variazione di sviluppo di un singolo osso si ripercuote su tutto il sistema. Un ruolo importante è dato dalla sincondrosi sfeno-occipitale, l'unica sutura che non è solo sotto il controllo genetico ma risponde anche a stimoli meccanici-funzionali (Melsen).
Anche se i dati ottenuti necessitano di ulteriori conferme, alla luce di questi possiamo ipotizzare che le forze ortopediche del dispositivo inducono diversi effetti in siti d'azione diversi.
A livello del mascellare superiore si ha un blocco di crescita sia in basso che in avanti e come conseguenza uno sblocco mandibolare con recupero di crescita.
A livello della base cranica si ha una flessione della sincondrosi sfeno-occipitale, ristabilendo un fisiologico equilibrio tra i vari pezzi scheletrici: flessione anti-oraria dell'occipitale che fa ruotare in basso ed in avanti i temporali con avanzamento mandibolare; il mascellare superiore ruota esternamente con arretramento sul piano sagittale.
